Grazie a una collaborazione duratura e consolidata, si è presentata l’occasione di un talk informale tra PiQ² e l’Ing. Claudio Mus, Technical – R&D Director di Endurance Overseas.

Endurance, prestigioso Tier 1 del settore automotive, è la holding che gestisce le società EMEA del Gruppo. Si occupa di produzione, lavorazione e assemblaggio di getti in alluminio (sia HPDC che colati in gravità), di componenti forgiati e di stampaggio a iniezione. I plant di Endurance Overseas sono presenti in Germania e in Italia e sono 100% focalizzati sul mercato automobilistico.

Endurance offre ai propri clienti un servizio completo: dalla progettazione alla prototipazione, fino alla fase di industrializzazione e produzione.

 

Come siete entrati in contatto con PiQ²?

 

Conosciamo il team di sviluppo da oltre vent’anni ma la prima collaborazione effettiva risale al 2016, grazie al progetto Icaro finanziato dalla regione Piemonte accordato a Endurance per lo sviluppo del processo di pressocolata. L’esigenza era principalmente quella di installare e dotare di un software di simulazione per il processo di pressocolata di alluminio la struttura di Chivasso, la prima sede del gruppo Endurance che cominciava a farsi strada verso lo sviluppo ed innovazione dei componenti.

In Endurance non era inizialmente presente un software di simulazione, per cui ci appoggiavamo a dei service provider esterni, ma con il passare del tempo si è iniziato a pensare di introdurre una soluzione più agile ed in grado di supportare le nostre esigenze di business.

 

Non era sufficiente l’utilizzo di service esterni?

 

In un’ottica di una crescita di business e competenze, abbiamo preso in considerazione l’eventualità di non utilizzare più dei servizi esterni, bensì di acquisire delle licenze. La scelta di portare in house il software avrebbe consentito una progressiva crescita dei tecnici, dotandoli di skills indispensabili per analizzare i risultati delle simulazioni con maggiore consapevolezza.

Per realtà medio-grandi come Endurance, la scelta di un tool che sia good enough passa anche attraverso il balance tra costi delle licenze e affidabilità dei risultati. Castle coniugava al meglio questi due aspetti e il team di PiQ² dietro lo sviluppo dimostrava grande competenza. Tutte queste motivazioni hanno portato a capire insieme cosa servisse veramente ed è emerso in conclusione che fosse preferibile avere uno strumento facile e veloce, poco complicato nella gestione e che facesse ciò che serviva. Endurance ha preso le prime licenze per formarsi e imparare, dal modulo base (CastleMind, CastleRun, CastleBody) al modulo termico CastleTHERMO all’epoca ancora in fase di sviluppo.

 

Quali sono stati gli obiettivi della collaborazione?

 

In PiQ² abbiamo trovato un partner con basi solide, spirito di collaborazione, visione analoga e infine uno strumento, Castle, che era già arrivato a un livello di sviluppo molto avanzato. Endurance ha scelto di acquisire le prime licenze per la fonderia di Chivasso che potesse dar modo agli specialisti di formarsi e introdurre qualcosa che potesse aiutarli a prevenire gli errori di impostazione. Di recente, in sintonia con la crescita del nostro ufficio tecnico e l’aumento di prodotti da sviluppare (compresi innovativi contenitori di celle ioni Litio nell’ambito del progetto IPCEI Batterie), abbiamo acquistato un’ulteriore licenza. In questo modo, il workflow lavorativo è nettamente migliorato grazie alla possibilità di adottare un unico software in maniera sinergica e condivisa tra più operatori.

 

Qual è stato il progetto più importante realizzato con la collaborazione di PiQ²?

 

In Endurance ci troviamo ad affrontare sfide che mettono a dura prova i processi di pressocolata. In particolare, ci si è presentata la necessità di sviluppare un componente a pareti estremamente sottili ed estese. La produzione di questo componente pressocolato si spinge ai limiti del fattibile e si è richiesta una metodologia di analisi per analizzare la solidificazione del metallo già durante il riempimento: è stato fondamentale quindi l’apporto di PiQ² e le performance del software Castle in tema di analisi predittiva.

Il progetto in questione ha riguardato il mondo dei battery housing per veicoli elettrici ed è stato finanziato da  IPCEI Batterie. Il tema della mobilità elettrica è una sfida per chi, come Endurance, lavora unicamente nel settore automotive e si è trovato in questi anni a rivedere i processi produttivi e ad affrontare lo sviluppo di nuovi componenti. Nello specifico, l’obiettivo che Endurance si è prefisso è stato quello di progettare contenitori di batterie in lega secondaria e di facile accessibilità alle celle. Se in origine sui primi veicoli elettrici, le batterie venivano messe in spazi vuoti disponibili in carrozzerie esistenti, ora trovano spazio nel pavimento della vettura, all’interno di spazi estremamente ridotti. Questa situazione ha sicuramente messo in difficoltà le fonderie come Endurance: le forme, soprattutto su alti volumi, vivono ora di estrusi tagliati e lamiere stampate, grazie alla loro possibilità di raggiungere spessori molto sottili (1,2mm). Tuttavia, Endurance ha deciso di accettare la sfida ed intraprendere lo sviluppo di contenitori di batterie modulari di facile assemblaggio e dis-assemblaggio che permettano di accedere alle celle. Per poter superare la competizione di estrusi e lamiere, il cui spessore è come detto sottilissimo, è stata fatta un’analisi con l’ausilio del software Castle di PiQ²,definendo lay-out di colata ottimale.

 

Lay-out colata HPDC a confronto

 

La collaborazione con PiQ² ci ha dato la possibilità di orientare la scelta, comprendere la fattibilità del progetto e lanciare la costruzione dello stampo riducendo i tempi di sviluppo.

In questa collaborazione, sulla base delle specifiche di Endurance, PiQ² ha sviluppato una procedura di analisi customizzata dei risultati delle simulazioni che ci ha permesso di valutare a monte specificità che altrimenti non sarebbe stato possibile analizzare.

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Grazie a Claudio Mus per la disponibilità nell’effettuare l’intervista.

La collaborazione con Endurance permette a PiQ² di affrontare temi di ricerca e sviluppo davvero sfidanti e decisivi nel miglioramento del software: da clienti come Endurance otteniamo sempre spunti di miglioramento che ci guidano a sviluppare nuove features e ad ampliare le potenzialità del nostro software.

Nello specifico, creando un’interfaccia personalizzata su specifica del cliente, abbiamo dato modo a una realtà come Endurance di raggiungere i propri obiettivi, grazie alla nostra conoscenza approfondita dei processi di fonderia e alle possibilità di customizzazione del nostro software Castle.

Grazie per l’occasione, quindi, e arrivederci al prossimo obiettivo!